Si chiama Assemblea Suprema del popolo: conta oltre 600 deputati e non ha un potere reale. Ogni cinque anni l'elettorato nord-coreano al completo si reca alle urne per rinnovare il Parlamento in quello che - più che una vera e propria elezione - è un rituale.
Sulla scheda prestampata c'è un solo nome per circoscrizione: teoricamente c'è l'opzione di cancellarlo, se non gradito.
Fuori dai seggi si festeggia. Il voto è obbligatorio. Solo le persone malate sono dispensate e chi non vota è guardato con sospetto.
Secondo i dati ufficiali, nell'ultima elezione, nel 2014, la partecipazione è stata del 99.97%. I candidati avevano ottenuto il 100% di approvazione. Secondo il giornale del partito al potere, gli elettori "devono provare con la loro scheda la loro lealtà al partito e al loro leader".
Lucia Mottini