La FED statunitense ha annunciato mercoledì il 10° aumento consecutivo dei tassi di interesse. Li ha aumentati di un quarto di punto percentuale, a fronte di un'inflazione sempre elevata, nonostante i segnali di rallentamento dell'economia statunitense e nonostante la recente crisi bancaria.
Il tasso principale della FED è ora in una fascia compresa tra il 5,00 e il 5,25%, il più alto dal 2007, una decisione presa all'unanimità, ha annunciato l'istituzione in un comunicato emesso dopo la riunione del suo comitato di politica monetaria (FOMC).
La guerra delle banche centrali contro l'inflazione va avanti, dunque, senza ripensamenti. La FED prosegue con i rialzi da un quarto di punto, e domani la BCE potrebbe seguirla sulla stessa strada se la mediazione tra falchi e colombe andrà a buon fine, scartando l'ipotesi di un rialzo maggiore.
Se per la FED, però, si prospetta una pausa che le Borse europee apprezzano chiudendo positive, per Francoforte il ciclo di rialzi più rapido dal Dopoguerra potrebbe proseguire anche a giugno, sfidando i timori di una recessione e i contraccolpi sui Paesi molto indebitati, come ad esempio l'Italia, destinata a veder lievitare ancora di più la sua spesa per interessi.
La FED alza i tassi di interesse
Telegiornale 23.03.2023, 12:30