La marina libica ha annunciato, giovedì, la creazione di una zona di ricerca e di soccorso vietata a navi straniere senza autorizzazione, in particolare alle ONG in pattugliamento nelle acque libiche per salvare i migranti. Lo ha riferito alla stampa il generale Abdelhakim Bouhaliya, comandante della base navale a Tripoli.
I trafficanti approfittano del caos in Libia dopo la caduta del regime di Gheddafi nel 2011 e ogni anno si adoperano per trasportare decine di migliaia di clandestini verso l'Italia, chiedendo loro ingenti somme di denaro.
Un portavoce della marina, il generale Ayoub Kacem, ha detto che la decisione riguarda esplicitamente "le ONG che sostengono di voler salvare i migranti illegali e condurre azioni umanitarie". La tensione è forte tra la guardia costiera libica e le navi delle organizzazioni non governative che pattugliano le coste libiche.
AFP/AnP