Fermare il monopolio occidentale dei videogiochi in Russia: è questo l’obiettivo di Mosca che, come si apprende da Anton Gorelkin, vicepresidente del Comitato per la politica dell’informazione della Duma di Stato, vuole realizzare una console da gaming con hardware e software proveniente solo dall’interno del paese.
Una mossa difficile, soprattutto dal punto di vista degli elementi costruttivi necessari a un dispositivo del genere per funzionare, provenienti quasi esclusivamente da fabbriche estere. Eppure Gorelkin, come riportato dal sito TechSpot, il 25 dicembre ha affermato di poter perseguire il traguardo che mira allo sviluppo di Elbrus, un processore basato su un’architettura derivante da tecnologie militari e di sicurezza.
A girare sulla console sarà Aurora, un sistema operativo personalizzato da Mosca sull’originale Linux. Nonostante le limitazioni hardware, la console si concentrerà su “prodotti di nuova generazione nazionali”.
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