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La Toscana flagellata da Ciarán: cinque morti

L’ondata di maltempo scatenata dalla tempesta ha causato gravi danni in tutta l’Italia: un disperso in Veneto, frane e allagamenti ovunque, folate di vento violente

  • 3 novembre 2023, 07:04
  • 3 novembre 2023, 17:09
Prato è una delle zone più colpite dagli effetti della tempesta

La provincia di Prato è una delle più colpite dagli effetti della tempesta di giovedì

  • Keystone
Di: AGI/AFP/EnCa 

Il passaggio della tempesta Ciarán sull’Italia ha provocato tre morti in Toscana, dove le forti piogge hanno fatto traboccare i fiumi e causato allagamenti. Secondo il governatore della Toscana, Eugenio Giani, sono salite a cinque le persone morte a causa dei temporali.

Nel comune di Montemurlo, dove sono caduti dieci centimetri di pioggia nel giro di due ore, un uomo di 85 anni è stato trovato annegato nella sua casa e una donna di 84 anni è morta dopo essersi sentita male a causa dell’improvviso innalzamento del livello dell’acqua. Una terza persona è morta a Rosignano, secondo i media italiani.

“Quello che è successo ieri sera in Toscana ha un nome: cambiamento climatico”, ha affermato Eugenio Giani, il quale ha dichiarato lo stato di emergenza. I vigili del fuoco hanno dichiarato di aver effettuato decine di interventi a Firenze, Pistoia, Pisa e Prato per salvare automobilisti intrappolati nei loro veicoli in gallerie allagate o perché gli alberi erano caduti sulla strada.

A Firenze, “la situazione è critica”, ha avvertito il sindaco Dario Nardella su X giovedì sera. Tre ospedali della regione sono stati sommersi dall’acqua alta di fiumi e torrenti e il traffico ferroviario è fortemente perturbato. Non mancano i problemi anche nella zona di Pistoia e a Campi Bisenzio. In diverse località i Vigili del Fuoco hanno provveduto a evacuare le abitazioni a rischio allagamento.

In Veneto un vigile del fuoco fuori servizio risulta disperso, è caduto in acqua mentre stava monitorando delle abitazioni a rischio lungo le sponde di un torrente nel bellunese.

Il dipartimento della Protezione Civile ha valutato inoltre un’allerta arancione in Trentino-Alto Adige, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Molise, mentre l’allerta gialla riguarda alcuni settori delle regioni succitate e Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Umbria e Lazio. Sono inoltre numerose le località dove resteranno chiuse le scuole, da Napoli a Udine, da Pordenone a Viareggio. E numerose anche le città, da Nord a Sud, dove per la giornata di domani sono off-limits giardini, parchi, ville e cimiteri.

Un’altra situazione complessa si registra in Friuli Venezia-Giulia, dove sono attesi venti forti, intense piogge e acqua alta e la circolazione ferroviaria è stata sospesa e sono stati messi a disposizione numerosi treni straordinari per consentire il celere rientro dei pendolari. Intanto è massima l’attenzione in Emilia-Romagna, dove permane il rischio di frane sull’Appennino.

Si sono registrate nevicate copiose sulle montagne dell’Alto Adige a tre settimane dall’inizio della stagione sciistica. Sono stati chiusi gli accessi al passo dello Stelvio dove la neve ha sfiorato il metro. Sono ancora possibili raffiche di tempesta in Liguria, dove in mattinata i continui temporali avevano già fatto cadere 121 millimetri di pioggia nel Genovese. A rischio di forti nubifragi anche l’Appennino settentrionale e le zone costiere adriatiche tra Romagna, Veneto e Friuli.

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