Dal 78enne Joe Biden non ci si attendevano fuochi d’artificio dopo un quadriennio sull’ottovolante trumpiano. Doveva essere un normalizzatore, un traghettatore, portare l’America oltre la pandemia, oltre le divisioni politiche e sociali, ma su di lui peserà il giudizio che grava sui presidenti in carica per soli quattro anni.
“Probabilmente sarà ricordato come qualcuno che ha realizzato parecchio in termini di azione politica, con maggioranze molto ristrette, ma un fallimento come politico…”, spiega al telegiornale della RSI Michael Kazin, professore di storia alla Georgetown University. Parola di storico che ben conosce il Partito Democratico.
Biden verrà ricordato per le riforme infrastrutturali, per il ruolo attivo del Governo e per i posti di lavoro creati. Anche se, come ha ammesso ieri sera, alla Storia chiede pazienza. “Ci vorrà del tempo per percepire appieno l’impatto di quello che abbiamo fatto, ma i semi sono stati piantati”, ha detto Biden ieri, mercoledì.
“Alcune delle proposte che ha fatto passare al Congresso, come il piano industriale e ambientale, la riforma infrastrutturale o sui chip, sono importanti passi avanti, anche se Trump se ne prenderà il merito”, sottolinea da parte sua il professor Kazin.
Il discorso di addio di Joe Biden
Telegiornale 16.01.2025, 20:00
Per Biden la caduta inizia presto. Il caotico ritiro dall’Afghanistan nell’estate del 2021 fa crollare gli indici di popolarità, mai più ripresi. Con essa viene meno l’immagine di comandante in capo, l’autorevolezza degli Stati Uniti, come con il protrarsi del conflitto in Ucraina e della crisi mediorientale, nonostante l’accordo di tregua in zona Cesarini. “Rispetto a 4 anni fa l’America è più forte, le nostre alleanze sono più forti”, ha detto Biden lunedì scorso. Giudizio compiaciuto e forse consolatorio: complice soprattutto l’inflazione, gli americani non la pensano così e quello che vedono è un Joe Biden diverso da come lui si crede.
In corsa per un secondo mandato, si parla di lui più per l’età e gli inciampi. Al dibattito televisivo con Donald Trump, perde la bussola e la fiducia del suo partito. “Sarà sempre considerato qualcuno di passaggio. Lui stesso aveva detto di voler essere un ponte per una nuova generazione. Il problema è che non ha capito che non sarebbe più stato un buon candidato. Non l’ha capito, come la maggior parte delle persone in età avanzata non capisce di essere in declino”, spiega il professor Kazin ai nostri microfoni.
Il passaggio di testimone forzato a Kamala Harris: un’ultima illusoria speranza di continuità ma pure l’inizio di un lungo addio, reso ancora più amaro dalla sconfitta democratica a novembre. “È chiaro che la presidenza Biden sarà vista come un periodo di transizione tra Donald Trump e Donald Trump. Una parentesi in cui i Democratici avevano grandi speranze di superare il populismo autoritario di destra di Trump, senza riuscirci”, conclude Kazin.
Dopo 50 anni, Joe Biden esce di scena, parabola di colui che una volta ha battuto Trump, ma non ha sconfitto il trumpismo.