“Nessuna macchina dovrebbe mai decidere se togliere la vita a un essere umano”: parole di Papa Francesco che, nella prima di un pontefice al G7, ha parlato venerdì ai leader riuniti a Borgo Egnazia, in Puglia, di intelligenza artificiale, “strumento affascinante e tremendo”.
Bergoglio ha parlato però anche di pace, ricordando che per raggiungerla occorre “una buona politica”. E che la politica è essenziale, senza di essa il mondo non può funzionare. Oggi “per molti è una brutta parola, e non si può ignorare che dietro questo fatto ci sono spesso gli errori, la corruzione, l’inefficienza di alcuni politici. Non di tutti, alcuni. A ciò si aggiungono le strategie che mirano a indebolirla, a sostituirla con l’economia o a dominarla con qualche ideologia”, ha affermato il Papa.
Pubblicata la dichiarazione finale
I leader del G7 hanno adottato la dichiarazione finale del summit che si è tenuto in Puglia. Il comunicato di 36 pagine è stato pubblicato sul sito della presidenza italiana del G7. Ci sono un appello per una tregua olimpica durante i Giochi di Parigi, la “forte preoccupazione per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone LGBTQIA+ in tutto il mondo, in particolare in tempi di crisi”, la promessa di sostenere l’Ucraina “per tutto il tempo che occorrà”, un monito alla Cina e la richiesta di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. Sparita, invece, la questione dell’aborto.
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