I capi di Stato e di Governo delle prime venti potenze economiche, riuniti da venerdì a Buenos Aires, hanno concluso il loro travagliato vertice emettendo una dichiarazione all'acqua di rose, frutto di negoziati durati tutta la notte. Sono però almeno riusciti a evitare il fallimento registrato qualche mese fa al summit del G7 in Canada.
Apertura sulla riforma dell'OMC
Così, nel comunicato finale è sparito il consueto passaggio sulla lotta al protezionismo, non più in linea con la dottrina ora in voga alla Casa Bianca. Nel testo ci si limita a prendere atto dell'esistenza di generici "problemi commerciali" da aggiungere ad altri fattori di rischio per l'economia. In cambio, Washington ha accettato che, in futuro, s'intavoli una discussione sulla riforma dell'Organizzazione mondiale per il commercio, riforma sostenuta dall'Europa, dalla Cina e dall'India con l'obbiettivo di migliorare il funzionamento di quell'organismo, giudice di dispute oggi difficili da dirimere.
Impegni di Parigi sviliti
Quanto al capitolo dei mutamenti climatici, gli Stati Uniti hanno ottenuto l'inserimento d'un paragrafo in cui ribadiscono che non manterranno più alcun impegno assunto in passato, in particolare con l'accordo di Parigi. I sostenitori di quell'intesa non hanno potuto far altro che insistere sulla necessità di una sua piena attuazione.
AFP/ANSA/dg
RG 18.30 del 01.12.18: la corrispondenza di Emiliano Guanella
RSI Info 01.12.2018, 19:19
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