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La sinistra del NFP in testa, battuto il RN di Le Pen

Gli exit-poll diffusi alle 20:00 attribuiscono la vittoria al Nuovo Fronte popolare di Mélenchon con 172-215 seggi - Il Rassemblement National superato anche da Ensemble di Macron

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Elezioni in Francia

Telegiornale 07.07.2024, 20:00

  • Keystone
Di: RSI Info

Seggi chiusi alle 20:00 in Francia e primi exit-poll con la ripartizione dei seggi, che incorona, a sorpresa, il Nuovo Fronte popolare di Jean-Luc Mélenchon . Il NFP, secondo il sondaggio della tv pubblica France 2, otterrebbe tra 172 e 215 seggi; Ensemble, la coalizione presidenziale dei macronisti, conquisterebbe tra 150 e 180 seggi. Solo terzo, il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen, Jordan Bardella e alleati che oscillano tra 115 e 155 seggi. Quarti les Républicain con 60-65 seggi.

È questo, alla chiusura dei seggi e secondo gli exit-poll diffusi alle 20, l’esito del secondo, decisivo, turno delle elezioni legislative francesi svoltesi questa domenica. Un appuntamento che ha mobilitato i cittadini come non accadeva da decenni. Alle 17:00 l’affluenza aveva raggiunto il 59,71%, la più alta dal 1981, quando François Mitterrand venne eletto all’Eliseo. Ma la partecipazione finale potrebbe raggiungere e superare il 67%, il tasso più elevato dalle ultime elezioni legislative anticipate del 1997.

Mélenchon: Attal deve “andarsene”

A exit-poll caldi il leader del NFP Jean-Luc Mélenchon ha invitato il primo ministro Gabriel Attal ad “andarsene” e ha affermato che il presidente ha il “dovere di chiamare il nuovo Fronte Popolare a governare”. “Il nostro popolo ha chiaramente rifiutato la soluzione peggiore”, ha dichiarato il politico 72enne, sostenendo che “nessun sotterfugio, accordo o combinazione sarebbe accettabile” e rifiutando di “entrare in trattative” con il partito presidenziale.

Bardella: “Francia gettata nelle braccia dell’estrema sinistra”

“Il RN raggiunge il risultato più importante di tutta la sua storia. Purtroppo gli accordi elettorali pericolosi privano i francesi di una politica di risanamento. Lo ha detto Jordan Bardella. “Questa sera i loro accordi elettorali gettano la Francia nelle braccia dell’estrema sinistra di Mélenchon”.

L’eurodeputato ha però elogiato “la dinamica che sostiene il RN, e che lo ha posto alla testa del primo turno” e gli permette di ottenere un numero di deputati storico. “Di fronte al partito unico”, ha detto, “questa sera tutto comincia”. “Sarò qui, per voi, con voi fino alla vittoria. Stasera è caduto un vecchio muro e nulla può fermare un Paese che ha cominciato a sperare”, ha concluso.

Il premier Attal: “Mi dimetto”

“Domani mattina mi dimetterò”. Lo ha detto il premier francese Gabriel Attal evidenziando che dal voto non è emersa alcuna maggioranza assoluta.

“Questa sera nessuna maggioranza assoluta può essere data in mano agli estremi”, ha commentato Attal, rimarcando poi: “Grazie alla forza dei vostri valori siamo riusciti e siamo rimasti in piedi e solidi”.

“Vorrei congratularmi con i 577 deputati neo eletti. Tutti insieme rappresentano la nostra nazione. Questo scioglimento non l’ho scelto io, ma mi sono rifiutato di sopportarlo e con i nostri candidati abbiamo deciso insieme di lottare”, ha sottolineato il primo ministro uscente. “Grazie alla nostra determinazione e alla forza dei nostri valori resistiamo. Abbiamo il triplo dei deputati rispetto alle stime fornite all’inizio di questa campagna”, ha poi aggiunto.

Ribaltati i risultati del primo turno

Il rinnovo dei 577 seggi dell’Assemblea Nazionale è stato messo in moto dallo stesso presidente Emmanuel Macron che lo scorso 9 giugno, ha sciolto il Parlamento alla luce delle elezioni europee che hanno incoronato l’ex Front national di Marine Le Pen con il 31,5%.

Sul piatto questa domenica restavano da assegnare 501 seggi. Nel primo turno del 30 giugno ne sono già stati attribuiti 76, di cui 39 sono andati al Rassemblement National e 32 al Nuovo Fronte Popolare (NFP). Una settimana fa il RN aveva conquistato il 33,2% dei voti (29,25% più un 3,9% portato Eric Ciotti, il presidente dei Republicains che, appoggiando Le Pen, ha spaccato il suo partito); il NFP (l’alleanza di sinistra che ha nella France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon il partito trainante) aveva ottenuto il 28,1%. In caduta libera invece, Ensemble, la coalizione del presidente Macron, sette giorni fa, non era andata oltre il 21% e i Republicains spaccati si erano fermati al 6,5%.

Griglie per proteggere le vetrine sugli Champs-Elysées

Nelle ore che hanno preceduto la comunicazione dei primi exit-poll la tensione in Francia è salita, in particolare nelle strade di Parigi. Preoccupati per i rischi di disordini, diversi commercianti degli Champs-Elysées hanno barricato i loro negozi con pannelli di metallo. Alcuni, i più eleganti, hanno predisposto enormi griglie a prova di sfondamento, come il grande store di Louis Vuitton sulla celebre avenue. Banche e negozi di informatica hanno preceduto tutti e sono blindati da ieri, dopo aver rinunciato all’apertura domenicale. Al fai-da-te dei commercianti si somma lo sforzo messo in campo dalla polizia che ha mobilitato 30’000 agenti, di cui 5.000 a Parigi, per far fronte a eventuali violenze.

Francia, il giorno decisivo

Telegiornale 07.07.2024, 12:30

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