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La sinistra del NFP in testa, battuto il RN di Le Pen

Gli exit-poll diffusi alle 20:00 attribuiscono la vittoria al Nuovo Fronte popolare di Mélenchon - Il Rassemblement National superato anche da Ensemble di Macron

  • 7 luglio, 20:09
  • 7 luglio, 23:40
14:30

Elezioni in Francia

Telegiornale 07.07.2024, 20:00

  • Keystone
Di: RSI Info 

Seggi chiusi alle 20:00 in Francia e primi exit-poll con la ripartizione dei seggi, che incorona, a sorpresa, il Nuovo Fronte popolare di Jean-Luc Mélenchon . I partiti di sinistra del NFP, secondo le ultime proiezioni diffuse dall’istituto Ifop verso le 23:30, otterrebbero tra 187 e 198 seggi all’Assemblea Nazionale che conta 577 deputati (maggioranza assoluta 289 seggi). Ensemble, la coalizione presidenziale dei macronisti, conquisterebbe tra 161 e 169 seggi. Solo terzo, il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen, Jordan Bardella e alleati che oscillano tra 135 e 143 seggi. Quarti, e stabili, i Républicains che vengono dati a 63 seggi.

È questo l’esito del secondo, decisivo, turno delle elezioni legislative francesi svoltesi questa domenica. Un appuntamento che ha mobilitato i cittadini come non accadeva da decenni. Alle 17:00 l’affluenza aveva raggiunto il 59,71%, la più alta dal 1981, quando François Mitterrand venne eletto all’Eliseo. La partecipazione, alla fine, si è attestata al 67,5%, il tasso più elevato dalle ultime elezioni legislative anticipate del 1997.

Mélenchon: Attal deve “andarsene”

A exit-poll caldi il leader del NFP Jean-Luc Mélenchon ha invitato il primo ministro Gabriel Attal ad “andarsene” e ha affermato che il presidente ha il “dovere di chiamare il nuovo Fronte Popolare a governare”. “Il nostro popolo ha chiaramente rifiutato la soluzione peggiore”, ha dichiarato il politico 72enne, sostenendo che “nessun sotterfugio, accordo o combinazione sarebbe accettabile” e rifiutando di “entrare in trattative” con il partito presidenziale.

Bardella: “Francia gettata nelle braccia dell’estrema sinistra”

“Il RN raggiunge il risultato più importante di tutta la sua storia. Purtroppo gli accordi elettorali pericolosi privano i francesi di una politica di risanamento. Lo ha detto Jordan Bardella. “Questa sera i loro accordi elettorali gettano la Francia nelle braccia dell’estrema sinistra di Mélenchon”.

L’eurodeputato ha però elogiato “la dinamica che sostiene il RN, e che lo ha posto alla testa del primo turno” e gli permette di ottenere un numero di deputati storico. “Di fronte al partito unico”, ha detto, “questa sera tutto comincia”. “Sarò qui, per voi, con voi fino alla vittoria. Stasera è caduto un vecchio muro e nulla può fermare un Paese che ha cominciato a sperare”, ha concluso.

Il premier Attal: “Mi dimetto”

“Domani mattina mi dimetterò”. Lo ha detto il premier francese Gabriel Attal evidenziando che dal voto non è emersa alcuna maggioranza assoluta.

“Questa sera nessuna maggioranza assoluta può essere data in mano agli estremi”, ha commentato Attal, rimarcando poi: “Grazie alla forza dei vostri valori siamo riusciti e siamo rimasti in piedi e solidi”.

“Vorrei congratularmi con i 577 deputati neo eletti. Tutti insieme rappresentano la nostra nazione. Questo scioglimento non l’ho scelto io, ma mi sono rifiutato di sopportarlo e con i nostri candidati abbiamo deciso insieme di lottare”, ha sottolineato il primo ministro uscente. “Grazie alla nostra determinazione e alla forza dei nostri valori resistiamo. Abbiamo il triplo dei deputati rispetto alle stime fornite all’inizio di questa campagna”, ha poi aggiunto.

Ribaltati i risultati del primo turno

Il rinnovo dei 577 seggi dell’Assemblea Nazionale è stato messo in moto dallo stesso presidente Emmanuel Macron che lo scorso 9 giugno, ha sciolto il Parlamento alla luce delle elezioni europee che hanno incoronato l’ex Front national di Marine Le Pen con il 31,5%.

Sul piatto questa domenica restavano da assegnare 501 seggi. Nel primo turno del 30 giugno ne sono già stati attribuiti 76, di cui 39 sono andati al Rassemblement National e 32 al Nuovo Fronte Popolare (NFP). Una settimana fa il RN aveva conquistato il 33,2% dei voti (29,25% più un 3,9% portato Eric Ciotti, il presidente dei Republicains che, appoggiando Le Pen, ha spaccato il suo partito); il NFP (l’alleanza di sinistra che ha nella France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon il partito trainante) aveva ottenuto il 28,1%. In caduta libera invece, Ensemble, la coalizione del presidente Macron, sette giorni fa, non era andata oltre il 21% e i Republicains spaccati si erano fermati al 6,5%.

Griglie per proteggere le vetrine sugli Champs-Elysées

Nelle ore che hanno preceduto la comunicazione dei primi exit-poll la tensione in Francia è salita, in particolare nelle strade di Parigi. Preoccupati per i rischi di disordini, diversi commercianti degli Champs-Elysées hanno barricato i loro negozi con pannelli di metallo. Alcuni, i più eleganti, hanno predisposto enormi griglie a prova di sfondamento, come il grande store di Louis Vuitton sulla celebre avenue. Banche e negozi di informatica hanno preceduto tutti e sono blindati da ieri, dopo aver rinunciato all’apertura domenicale. Al fai-da-te dei commercianti si somma lo sforzo messo in campo dalla polizia che ha mobilitato 30’000 agenti, di cui 5.000 a Parigi, per far fronte a eventuali violenze.

... ma la serata finisce in festa

La serata che si temeva terminasse con gravi incidenti si è tramutata in una festa a place de la République. Il popolo della gauche, migliaia di persone, festeggia la vittoria insperata del Nuovo Fronte Popolare. Molte le famiglie, spesso con bambini piccoli, altissimo il numero di giovani e giovanissimi, in un ambiente festoso, con bandiere e cori per la gauche, contro Marine Le Pen ed Emmanuel Macron.

Fra gli slogan, “Tutti odiano Bardella” e “abbiamo vinto”. Sul monumento al centro della piazza, è stato dispiegato lo striscione “La Francia è un tessuto di migrazioni”.

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Francia, il giorno decisivo

Telegiornale 07.07.2024, 12:30

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