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La truffa del call center

Decine di arresti in India per un'attività illegale a danno di contribuenti statunitensi; estorti 67 milioni di euro

  • 6 ottobre 2016, 10:14
  • 7 giugno 2023, 23:59
Call center indiano
  • Keystone

La polizia indiana ha arrestato 70 dipendenti di call center di Mumbai, coinvolti in una truffa ai danni di ignari contribuenti negli Stati Uniti, con i quali si spacciavano da funzionari del fisco americano. Lo riferisce oggi, giovedì, il quotidiano The Times of India, secondo cui una prima verifica avrebbe appurato estorsioni per almeno 67 milioni di euro.

In pratica, scrive il giornale, gli agenti hanno scoperto che l’organizzazione disponeva di tre call center, attraverso cui giornalmente si appropriava di somme fra 130'000 e 200'000 euro.

La strategia era semplice: l’operatore telefonava al contribuente declinando (false) generalità e il suo numero di licenza operativa, quindi annunciava che l’Agenzia delle Entrate aveva rilevato «gravi irregolarità fiscali» che potevano portare a pesanti multe e perfino all’arresto. Subito dopo veniva fatta una proposta di accordo «per evitare il peggio», con la richiesta del versamento online di somme fra 500 e 3'000 dollari.

ATS/Dek

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