"La decisione di abortire dovrebbe essere presa da una donna insieme al suo medico" (Joe Biden). "L'aborto è un diritto costituzionale" (Bernie Sanders). "Nessuno dovrebbe accettare un avvenire nel quale le nostre figlie e nipoti avranno meno diritti di quelli che abbiamo avuto noi" (Hillary Clinton). "Scandaloso" (Kamala Harris). "Una legge orripilante, spaventosa" (Alexandra Ocasio-Cortez). "Non torneremo indietro, combatteremo questi attacchi" (Elisabeth Warren). "Alle donne sono stati strappati i loro diritti alla sanità" (Cory Booker). Sono sono alcune delle reazioni di esponenti di spicco del partito democratico a quella che la senatrice Kirsten Gillibrand sulla CNN ha definito "l'offensiva a 360° contro la libertà della donna e i diritti civili": a scatenare la polemica in tutti gli Stati Uniti è la legge votata dal Senato dell'Alabama (e in attesa del via libera della governatrice dello Stato Kay Ivey), che vieta l'aborto anche in caso di stupro e incesto, lasciando uno spiraglio unicamente nell'eventualità di rischi per la vita della futura madre.
In prima fila si sono schierati alcuni dei candidati alla prossima presidenza e il tema finisce subito al centro della campagna elettorale che sta cominciando. La norma accolta martedì, infatti, non è la prima del genere durante l'era Trump, anche se è la più restrittiva, prevedendo fino a 99 anni di carcere per i medici che dovessero interrompere una gravidanza. Di nuove leggi ne hanno introdotte o ne stanno discutendo anche altri Stati, come Georgia, Florida, Kentucky, Mississippi, Missouri e Ohio, sotto la spinta del partito repubblicano.
Il commento di Andrea Vosti
Telegiornale 15.05.2019, 22:00
L'obiettivo, come spiega anche il corrispondente della RSI Andrea Vosti, è quello di arrivare di fronte alla Corte Suprema. La maggioranza dei nove saggi, dopo le recenti nomine dei giudici Brett Kavanaugh e Neil Gorsuch, è infatti saldamente in mani conservatrici e potrebbe anche dare ai singoli Stati la libertà di regolamentare la materia come preferiscono, se non addirittura capovolgere la storica sentenza "Roe vs Wade" che 46 anni fa ha legalizzato l'aborto negli Stati Uniti.
Le donne protestano così: con gli abiti della serie "Handmaid's Tale"
"La vita umana ha dei diritti e se qualcuno li viola deve intervenire il Governo. Se Dio genera la vita dentro una donna, non tocca agli uomini estinguerla. Questo è quello che credo", spiega il senatore dello Stato dell'Alabama Clyde Chambliss, padre della nuova legge, che si è schierato contro qualsiasi eccezione per far passare il principio che la vita comincia già dopo il concepimento e non solo con la nascita.
Ma le proteste dentro e fuori i confini dell'Alabama non coinvolgono solo i politici: donne sono scese in strada vestite da "Handmaid's Tale", la serie tv ispirata dal libro di Margaret Atwood "Il racconto dell'ancella" in cui le donne sono asservite agli uomini.
Alyssa Milano promuove l'idea di uno sciopero del sesso
L'attrice Alyssa Milano, con l'hashtag #SexStrike, si è fatta promotrice dell'idea di uno sciopero del sesso, esortando le donne a rifiutare i rapporti fino a quando non verrà restituita "l'autonomia sul loro corpo".