"Con Donald Trump è a rischio la democrazia". Parola di Barack Obama durante un intervento pronunciato venerdì sera all'Università dell'Illinois aprendo la campagna democratica in vista delle elezioni di metà legislatura. L'ex presidente degli Stati Uniti, lasciando da parte il solito fair play, per la prima volta ha sferrato un attacco diretto contro il suo successore. Mai finora lo aveva citato per nome, descrivendolo come un bullo intento a dividere il Paese e a diffondere un senso di paura e di rabbia in America e nel mondo. Una persona prepotente contro cui gli americani dovrebbero ribellarsi.
"La più grande minaccia per la nostra democrazia è l'indifferenza e il cinismo", ammonisce l'ex inquilino della Casa Bianca, che parla di "posta in gioco elevatissima" nel voto di novembre. L'affondo arriva nel pieno della bufera per la lettera anonima in cui un alto funzionario del Governo parla di "resistenza silenziosa" nell'amministrazione. Ma anche a 60 giorni dalle elezioni con cui gli americani saranno chiamati a rinnovare gran parte del Congresso: un voto determinante per il prosieguo della presidenza di Donald Trump.
Il voto di novembre si delinea sempre più come una sorta di referendum sulla presidenza del 72enne in carica dal 20 gennaio 2017. Per far sentire forte la loro voce, i democratici, in attesa del leader che li rappresenterà alle presidenziali del 2020, devono per affidarsi all'uomo che, nel 2008 e nel 2012, li ha portati alla Casa Bianca.
"Resistenza silenziosa al presidente?", si è chiesto retoricamente Barack Obama secondo cui: "Non è così che dovrebbe funzionare la democrazia. Dobbiamo riportare onestà e decenza all'interno del Governo".
08.09.2018: Obama, monito per la democrazia
RSI Info 08.09.2018, 14:48
RG delle 12.30 dell'08.09.18; il servizio di Emiliano Bos
RSI Info 08.09.2018, 14:36
Contenuto audio