La coltivazione dell'oppio in Afghanistan ha raggiunto nuovi livelli record in termini di superficie. Nel 2014, i campi di papavero occupavano circa 224'000 ettari di terreno, segnando un aumento del 7% rispetto all'anno precedente. Nel 2002, un anno dopo l'intervento militare occidentale che ha portato alla caduta del regime talebano, la superficie dedicata all'oppiaceo era di 74'000 ettari, ossia un terzo di quella attuale.
Ciò che si nasconde dietro ai magnifici campi rossi
Le cifre sono contenute in un rapporto delle Nazioni Unite che, ad un soffio dal ritiro delle troppe NATO, sottolinea il fallimento della politica antidroga promossa da Washington da ormai 13 anni. Malgrado i programmi di sradicamento di questa cultura, costati inoltre miliardi di dollari, con l'80% della produzione mondiale totale, l'Afghanistan resta infatti il primo coltivatore della materia prima dalla quale si trae l'eroina.
AFP/NC