"I due grandi avvenimenti dei funerali del generale Qassem Soleimani e del giorno in cui l'Iran ha attaccato le basi Usa sono stati Giorni di Allah". Lo ha detto a Teheran la Guida suprema iraniana Ali Khamenei nel suo primo sermone dopo otto anni.
"Nelle ultime due settimane ci sono state giornate amare e dolci, un punto di svolta nella storia. I due episodi, miracoli delle mani di Allah, hanno mostrato il potere di una nazione che ha dato uno schiaffo in faccia agli USA e che la volontà di Allah è continuare il cammino e conquistare la vittoria", ha aggiunto Khamenei alla preghiera islamica del venerdì.
"La rappresaglia dell'Iran per l'attacco USA (al generale Soleimani, ndr) non è stata solo una mossa militare efficace, ma nei fatti è stata un colpo agli Stati Uniti come superpotenza. La resistenza nella regione aveva in precedenza inflitto colpi agli Stati Uniti in Siria, Iraq, Libano e Afghanistan, ma l'attacco alle basi USA è stato più importante e irreparabile", ha ribadito.
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"L'assassinio del generale Soleimani, che era un comandante anti-terrorista nella regione, è stato uno scandalo che ha portato infamia sugli USA, perché lo hanno ucciso vigliaccamente", ha aggiunto.
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Già diverse ore prima del sermone c'era grande attesa a Teheran. L'ultima volta che l'ayatollah Khamenei guidò la preghiera del venerdì, solitamente delegata ad altri imam, fu nel febbraio 2012, nel 33esimo anniversario della fondazione della Repubblica islamica. L'evento avviene in momenti ritenuti particolarmente critici per la Repubblica islamica.
ats/joe.p.