Seconda giornata di disordini in Iran: i manifestanti sono scesi in piazza per denunciare la poca trasparenza del regime, colpevole non solo di aver abbattuto per errore un aereo civile, ma anche di aver cercato di nascondere la verità riguardo a quanto accaduto.
Sabato, nel corso delle proteste, le autorità iraniane hanno arrestato anche l’ambasciatore britannico Rob Macaire, rilasciandolo dopo alcune ore. Il diplomatico sarebbe sospettato di “istigazione” alla protesta. Secondo il ministro britannico degli Esteri Dominic Raab, questo fermo è stato una "flagrante violazione del diritto internazionale". Lo stesso Macaire ha negato di aver preso parte alle manifestazioni tramite un tweet: "Posso confermare che non prendevo parte a nessuna manifestazione! Sono andato ad un evento pubblicizzato come veglia per le vittime della tragedia".
Donald Trump, dal canto suo, ha lanciato un appello via Twitter ai leader del paese: "Non uccidete i manifestanti. Ne avete già uccisi o imprigionati migliaia e il mondo sta guardando. Cosa più importante: gli USA stanno guardando. Ripristinate internet e lasciate che i reporter girino liberamente! Basta uccidere il vostro grande popolo iraniano!"
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