In Germania si torna a parlare dell'attentato di dicembre 2016 a Berlino, nel quale 12 persone persero la vita investite dal camion lanciato sulla folla dal tunisino Anis Amri. Le autorità della capitale tedesca accusano la polizia di aver "falsificato un documento" che avrebbe permesso di arrestare l'attentatore "ben prima del fatto".
In un rapporto stilato in gennaio vengono infatti sminuiti i precedenti del terrorista, che già sospettato per un traffico di stupefacenti poteva essere oggetto di fermo. Le intercettazioni telefoniche nei confronti dell'uomo vennero però sospese verso la fine di settembre. Sembra inoltre che la data del documento sia stata contraffatta, e anticipata al mese di novembre.
ATS/AlAn