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Le campagne svoltano a destra

Il Front National raccoglie consensi nelle periferie. Viaggio a Seyssel, piccolo comune del'Alta Savoia - di Lucia Mottini

  • 5 maggio 2017, 14:35
  • Oggi, 05:49
Forte sostegno a Le Pen nelle zone rurali

Forte sostegno a Le Pen nelle zone rurali

  • LM

Dal voto francese è emersa una forte spaccatura fra città e campagna. Mentre nei centri più popolosi è risultato spesso in testa Emmanuel Macron, nella Francia rurale, ha fatto incetta di voti il Front National.

Marine Le Pen è al primo posto in oltre 19'000 comuni, contro i 7'100 "conquistati" dal suo rivale e si è imposta anche a Seyssel, piccolo comune dell’Alta Savoia a 50 chilometri da Ginevra, dove ha raccolto il 28% dei voti, staccando di 8 punti il suo principale avversario.

Cinque anni fa, in questo comune era arrivato in testa il presidente uscente e candidato dei repubblicani Nicolas Sarkozy e Marine Le Pen era al secondo posto con il 23% delle preferenze.

04:38

RG delle 12.30 del 5 maggio 2017; il reportage di Lucia Mottini

RSI Info 05.05.2017, 14:30

Perché gli abitanti di Seyssel hanno scelto ora la candidata del Front National?

Philippe: la gente di campagna si sente trascurata

Philippe: la gente di campagna si sente trascurata

  • LM

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Philippe venditore di materassi, la gente di campagna si sente trascurata, mentre sono cresciute le difficoltà economiche. Per comprare un materasso, le persone chiedono di pagare in quattro rate. A suo parere è colpa dell’euro se la baguette costa sei volte di più. D’altro canto, le grandi catene uccidono i piccoli commercianti che chiudono bottega anche sulla via principale di Seyssel. Per sua moglie, l’insicurezza provocata dagli attacchi terroristici, spinge la gente a votare Front National. Anche lei lo farà. Chi è condannato, deve scontare tutta la pena mentre attualmente c’è lassismo. La Francia ha bisogno di cambiamento.

Gabi: voto Front National perché il mio modello è la Svizzera

Gabi: voto Front National perché il mio modello è la Svizzera

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Gabi, che vende formaggi e salumi, non c’è da aver paura del Front National. Il suo modello è la Svizzera: le frontiere, una moneta nazionale, non l’hanno certo resa più povera. Occorre pensare prima di tutto agli interessi dei francesi, smettere di dare agli altri, senza per questo mettere in forse i valori di libertà, uguaglianza e fratellanza. A suo parere, Emmanuel Macron sostiene invece gli interessi delle multinazionali: un banchiere rimane sempre un banchiere. Il fatto che nel Front National, la dirigenza rimanga sempre in famiglia non lo infastidisce. L’importante è che Marine Le Pen sia diversa da suo padre e abbia cambiato anche il partito. Anche le accuse di impieghi fittizi non lo disturbano: in ogni caso tutti i politici sono corrotti.

Denis: occorre che la Francia si svegli e ricominci a lavorare

Denis: occorre che la Francia si svegli e ricominci a lavorare

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Denis, orticoltore, occorre un po’ di durezza: obbligare la gente a lavorare, tagliando le indennità di disoccupazione. Nel suo lavoro, fatica a trovare manodopera perché i francesi – dice – non amano sudare: dopo sei mesi si mettono in disoccupazione. Un altro ostacolo sono gli alti contributi che pesano sui salari: le paghe sono piccole – preferirebbe pagare meno contributi e aumentare le paghe dei suoi impiegati. Anche lui voterà Le Pen, anche se pensa che non riuscirà davvero a cambiare il paese: il sistema – conclude - è bloccato e avanza con la marcia indietro inserita.

Lucia Mottini

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