Le spose bambine statunitensi

Negli Stati Uniti ogni anno migliaia di minori - nella stragrande maggioranza dei casi bambine e appartenenti a ogni segmento della società, gruppo etnico o religioso - sono vittime di matrimoni forzati, spesso combinati dai genitori. Le statistiche più accurate, basate su documenti forniti da 38 dei 50 Stati dell’Unione, indicano che tra il 2000 e il 2010 167'000 minori, nei casi più estremi addirittura dodicenni, sono stati vittime di matrimoni forzati

Ex sposa bambina, costretta a sposare un uomo di dodici anni più vecchio quando aveva appena 14 anni. Oggi vive a Dallas, Texas, scrive libri e tiene seminari per sensibilizzare l’opinione pubblica e aiutare le vittime di matrimoni forzati. Nel 2011 Trevicia Williams ha fondato The Institute for Full Potential Living per aiutare madri e figlie che hanno vissuto matrimoni forzati

Per 12 anni Fraidy - appartenente a una comunità di ebrei ultra-ortodossi di Brooklyn - ha dovuto sopportare le violenze di un matrimonio forzato. Nel 2011 ha fondato Unchained at Last, associazione che si batte per mettere fine ai matrimoni di minori

La regola generale stabilisce che l’età minima per sposarsi negli Stati Uniti è di 18 anni, con le eccezioni del Nebraska (19) e del Mississippi (21)

Tuttavia, in 23 Stati la legge prevede eccezioni - in caso di gravidanza e con il consenso di uno o entrambi i genitori - che permettono di abbassare l’età minima legale, nel caso del New Hampshire fino a 13 anni.

In caso di gravidanza e con il consenso di uno o entrambi i genitori, 27 Stati dall’Arizona al Texas al Wyoming, non fissano per legge alcuna età minima legale per sposarsi

Nel resto del mondo, secondo Human Rights Watch, soltanto altri tre Stati oltre agli USA non prevedono un’età minima legale per sposarsi: Arabia Saudita, Iran e Yemen