Le autorità turche, che già avevano richiamato per consultazioni gli ambasciatori a Tel Aviv e a Washington, hanno chiesto a quello israeliano di lasciare Ankara temporaneamente. Una decisione che indica quanto le relazioni si siano guastate in queste ore dopo che la repressione della protesta palestinese nei Territori, alimentata anche dal trasferimento dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme, è costata la vita a decine di manifestanti.
Belgio, Francia, Kuwait e Romania hanno a loro volta alzato il tono, convocando i rappresentanti dello Stato ebraico e chiedendo risoluzioni di condanna alle Nazioni Unite.
L'organizzazione Reporter senza frontiere, da parte sua, intende coinvolgere la Corte penale internazionale, accusando l'esercito con la stella di Davide di crimini di guerra, in particolare per gli spari non casuali dei cecchini contro giornalisti locali nella Striscia di Gaza.
AFP/dg