Le autorità curde-siriane hanno annunciato di voler rimettere in libertà oltre 20'000 civili siriani, imparentati con ex jihadisti del sedicente Stato islamico (IS) o provenienti da zone a lungo dominate dall’IS, che da circa due anni sono rinchiusi nel campo profughi di al Hol al confine con l’Iraq.
Stando a stime dell’ONU, nel campo rimangono circa 25'000 siriani, 30'000 iracheni e 10'000 persone appartenenti ad altre nazionalità. Per la maggior parte si tratta di donne e bambini.
L’amministrazione politica curdo-siriana, che domina la Siria orientale e nord-orientale, chiede da tempo alla comunità internazionale di farsi carico delle spese di gestione del campo.
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