Sono ricominciati gli scontri per il controllo della capitale tra milizie armate in Libia: la situazione è particolarmente tesa a Tripoli dove le autorità hanno ordinato la chiusura dell’aeroporto internazionale per tutto il week-end.
Una nuova fiammata di violenze che sta ulteriormente peggiorando le già precarie condizioni della popolazione civile, ma anche dei migranti che si trovano nei diversi centri.
Medici senza frontiere e Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati sollecitano intanto i Governi europei a non sostenere il rinvio in Libia di chi tenta la fuga via mare. Le violenze dimostrano infatti, hanno affermato, che questo non è un paese sicuro per coloro che, nella maggior parte dei casi, fuggono da paesi come Eritrea, Etiopia, Somalia e Sudan.
RG/mrj