Matteo Salvini, secondo cui "l'unico modo per contrastare veramente gli interessi criminali degli scafisti ed evitare i viaggi della morte è impedire che i barconi prendano il largo", s'è recato a Tripoli lunedì per sondare il terreno in vista della creazione d'una barriera capace di bloccare il flusso di migranti che parte da quelle coste.
Il ministro dell'interno italiano ha incontrato il vicepremier del Governo d'unità nazionale Ahmed Meitig al quale ha spiegato come Roma vorrebbe agire, ovvero realizzando, con il sostegno comunitario, centri d'accoglienza e d'identificazione in prossimità delle frontiere meridionali del paese nordafricano, ma al suo esterno. Alla ricerca di una soluzione efficace e condivisa, i locali hanno invitato le nazioni dell'Unione Europea che s'affacciano sul Mediterraneo a un vertice che dovrebbe tenersi in settembre.
Sul tema ha preso posizione anche Bruxelles per bocca di Dimitris Avramopoulos, il commissario competente, affermando che solo con il coinvolgimento di tutti si potrà venire a capo del problema.
AFP/ANSA/dg