Mondo

Linea Meloni sui migranti, Murgia: "Parole agghiaccianti"

La scrittrice italiana sui termini usati dal ministro dell'Interno Piantedosi: "Chiamare 'carico residuale' e fare una 'selezione' richiama un immaginario tra lo schiavista e il nazista"

  • 9 novembre 2022, 22:23
  • 20 novembre, 14:29
Michela Murgia

Michela Murgia

  • keystone
Di: SEIDISERA/Torrani 

Lo sblocco, martedì sera, della crisi causata dalle resistenze del Governo italiano a far sbarcare nel porto di Catania centinaia di migranti soccorsi nel Mediterraneo da quattro ONG, non cancella quanto si è visto e soprattutto sentito. Si sono ascoltate parole che colpiscono: il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi - in una conferenza stampa - ha indicato i migranti che non sarebbero sbarcati come "carico residuale" e ha aggiunto che ci sarebbe stato "uno sbarco selettivo".

A SEIDISERA si è riflettuto con Michela Murgia sugli effetti che queste parole producono: "Si tratta - ha detto la scrittrice italiana - di una terminologia agghiacciante che spersonalizza e reifica le persone". Parliamo, ha proseguito, di persone fragili che provengono da un passaggio in Libia. "Dove sappiamo cosa avviene. Nessuno ormai ha più timore a chiamare lager quelli che formalmente dovrebbero essere dei centri in cui le persone vengono trattenute, ma in realtà torturate".

Ecco perché, secondo la Murgia, "chiamare 'carico residuale' e fare una 'selezione' richiama sicuramente un immaginario tra schiavista e nazista. Questo linguaggio, purtroppo, ci ricorda i momenti più bui del Novecento. Utilizzarlo è una scelta spregiudicata che ha come obiettivo innalzare l'asticella della violenza nel dibattito pubblico. Nel momento in cui le pronuncia un ministro, quelle parole le può pronunciare chiunque". Uno sdoganamento della rabbia, insomma.

05:24

Intervista a Michela Murgia sulle parole usate dal ministro italiano sui migranti

SEIDISERA 09.11.2022, 19:44

  • Keystone

Correlati

Ti potrebbe interessare