Il caponegoziatore per la Brexit dell’Unione europea, Michel Barnier, ha detto giovedì che “la Gran Bretagna vuole lasciare il mercato unico, l'unione doganale e le nostre strutture di supervisione e attuazione. Così facendo, il Regno Unito chiude le porte su sé stesso, una dopo l'altra, e così quella del libero scambio resta l'unica strada”, per una relazione futura.
Barnier avverte che “la decisione di esser fuori dall'unione doganale comporterà controlli e procedure”. Ma per Londra “è ancora possibile restare nell'unione doganale, il che richiede però equilibrio tra diritti e doveri”. Continua intanto a girare per Londra un bus anti-Brexit, dove campeggiano i costi della separazione dall'UE, valutati in 2,6 miliardi di franchi a settimana.
Theresa May non sembra essere dello stesso avviso, poiché pur giudicando “costruttivo” l’incontro con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, ha ribadito la posizione britannica che ritiene inaccettabile la proposta europea di un’unione doganale aperta all’Irlanda del Nord.
ATS/Reuters/AFP/EnCa