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Londra restituisce le Chagos alle Mauritius

Ceduto uno degli ultimi pezzi dell’impero, come richiesto anche dalla giustizia internazionale, ma il Regno Unito si assicura per 99 anni i diritti sulla base di Diego Garcia, utilizzata anche dagli Stati Uniti

  • 3 ottobre, 15:39
  • 3 ottobre, 15:52
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Diego Garcia dall'alto nel 2002

  • reuters
Di: AFP/Reuters/pon 

Le Chagos, un arcipelago di una sessantina di isole nell’Oceano Indiano, passeranno sotto la sovranità delle Mauritius in base a un nuovo accordo “storico” con il Regno Unito annunciato congiuntamente giovedì, al termine un negoziato avviato nel 2023 e che mette fine a una contesa decennale.

Londra cede così un pezzetto del suo antico impero, quella che qualcuno chiamava “l’ultima colonia d’Africa” (ma non l’ultimo territorio d’oltremare, si pensi a Bermuda, Sant’Elena, le Cayman, le Falkland, Montserrat, Pitcairn, Turks and Caicos e Tristan da Cunha, e la lista non è esaustiva). La restituzione era richiesta anche da un parere della Corte internazionale di giustizia del 2019 e da una risoluzione (non vincolante) dell’Assemblea generale dell’ONU del medesimo anno. Avevano votato contro solo in sei: Regno Unito, Stati Uniti, Israele, Maldive, Ungheria e Australia. Le astensioni erano state 55, i voti a favore 116.

Tuttavia, Port-Louis ha accettato di concedere ancora in usufrutto per 99 anni la base di Diego Garcia, come si chiama la principale delle isole Chagos. Si tratta di un’installazione militare di primaria importanza strategica per Londra e soprattutto per Washington, che è presente con la sua aviazione e marina, l’ha utilizzata nei conflitti in Iraq e Afghanistan e può servirsene ancora come testa di ponte in un teatro in cui crescono le rivalità con le potenze Cina e India. Non a caso, dalla Casa Bianca, anche Joe Biden ha accolto con favore la notizia dell’intesa.

Il Regno Unito controllava le Chagos dal 1814 e le aveva scorporate nel 1965 dal resto delle Mauritius, costrette di fatto a rinunciarvi in cambio dell’indipendenza ottenuta tre anni più tardi. Nei primi anni ‘70, Londra aveva obbligato 2’000 residenti dell’arcipelago a trasferirsi altrove, in parte alle Seychelles. “Un crimine contro l’umanità”, aveva denunciato cinque anni fa il capo del Governo delle Mauritius, una posizione condivisa da Human Rights Watch nel 2023. Ora Port-Louis potrà organizzare i rientri a cui Londra ancora nel 2016 si era opposta (circa 10’000 le persone potenzialmente interessate), ma non potrà farlo su Diego Garcia.

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Notiziario 03.10.2024, 15:00

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