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Lontano dall'Azovstal si spara e si muore

Continua lo sgombero dei soldati ucraini dall'acciaieria, inizia il primo processo a un soldato russo e i bombardamenti uccidono ancora decine di civili

  • 18 maggio 2022, 09:30
  • 20 novembre, 15:54
01:27

RG 07.00 del 18.05.2022 - La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Info 18.05.2022, 09:23

  • Keystone
Di: AFP/Reuters/EnCa 

Continua mercoledì, secondo Kiev, l'operazione di sgombero degli ultimi soldati ucraini trincerati nella strategica città di Mariupol, come il primo processo a carico di un soldato russo per un crimine di guerra nel Paese dall'inizio dell'invasione nella capitale ucraina. Nel contempo, come diretta conseguenza dell'offensiva russa sul suo vicino, le candidature NATO di Svezia e Finlandia (che condivide 1’300 chilometri di confine con la Russia) saranno depositate mercoledì presso la sede dell'Alleanza atlantica a Bruxelles.

Il Ministero della Difesa russo ha annunciato mercoledì che 959 soldati ucraini asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi da lunedì. "Nelle ultime 24 ore, 694 militari, di cui 29 feriti, si sono arresi. Dal 16 maggio, 959 combattenti, di cui 80 feriti, hanno deposto le armi", ha detto il Ministero. Mosca aveva annunciato martedì la resa di 265 combattenti di Kiev, di cui 51 "gravemente feriti", che erano nell’enorme complesso siderurgico, ultimo baluardo della resistenza di Kiev nella città devastata dagli attacchi russi. L'Ucraina ha assicurato la scorsa settimana che vi si trovavano più di 1’000 soldati ucraini, di cui 600 feriti.

Presidente Duma russa contro parere di Putin: "Processateli"

In merito a queste centinaia di soldati e ufficiali ucraini, il presidente della Duma russa si è detto contrario allo scambio di prigionieri, pretendendo che siano processati poiché "terroristi", benché Vladimir Putin in persona abbia ribadito anche nelle ultime ore che questi militari saranno “trattati in linea con le leggi internazionali”.

La presa totale di Mariupol, città portuale strategica sul Mar d'Azov assediata dall'inizio di marzo dai russi e difesa a caro prezzo dagli ucraini a costo di ingenti distruzioni, costituirebbe un importante passo avanti per Mosca in questo conflitto. Consentirebbe alla Russia di controllare interamente una striscia di territorio che va dalla penisola di Crimea, che i russi hanno annesso nel 2014, ai territori del Donbass in mano ai separatisti filorussi. E la metropoli bagnata dal Mare di Azov rischia pure un'epidemia di colera, stando all'allarme lanciato dall'OMS martedì sera.

E quasi tre mesi dopo l'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio un soldato russo - accusato di aver ucciso un civile disarmato - è comparso mercoledì davanti alla giustizia ucraina per un crimine di guerra, il primo dallo scoppio del conflitto.

Proseguono gli intensi combattimenti nell'Ucraina orientale

Conflitto che va avanti con un altro bilancio di morte e distruzione. Sul terreno delle operazioni militari, otto persone sono morte e 12 sono rimaste ferite in un bombardamento russo su Desna, un villaggio situato a una sessantina di chilometri a nord di Kiev noto per ospitare un grande campo di addestramento militare, secondo i soccorsi locali.

Un altro attacco russo martedì mattina ha colpito una base militare ucraina nella regione di Leopoli, a ovest, situata a soli 15 chilometri dal confine con la Polonia, secondo Maxim Kozitsky, governatore della regione di Leopoli. L'est del Paese, tuttavia, resta l'obiettivo prioritario delle truppe russe fin dal loro ritiro dalle vicinanze della capitale ucraina a fine marzo. Martedì sette civili sono stati uccisi e altri sei feriti nella regione di Donetsk a causa di attacchi russi, ha riferito mercoledì il suo governatore, Pavlo Kyrylenko.

I russi hanno bombardato dal mare anche la costa nei pressi di Odessa. I missili di Mosca hanno colpito infrastrutture turistiche nei pressi di Zatoka, località non molto distante dalla metropoli portuale, provocando danni ingentissimi.

E mercoledì mattina, oltre a quanto accaduto a Zatoka, due attacchi missilistici russi hanno colpito la città di Dnipro, nell'Ucraina orientale, ferendo una donna e distruggendo parte dell'infrastruttura di trasporto. Lo riferisce l'amministrazione regionale, secondo quanto riporta Ukrinform.

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