Ciudad Juarez, Messico. È in questa città fino a qualche anno fa tragicamente nota come “il posto più pericoloso del mondo” che Andres Manuel López Obrador ha lanciato la sua campagna per la presidenza.
Vigilia elettorale in Messico
Telegiornale 30.06.2018, 14:30
Tutti i sondaggi danno il leader del partito MORENA in netto vantaggio sugli altri tre sfidanti, grazie a un messaggio populista di sinistra che sembra fare presa su un elettorato stanco della corruzione politica, dello sperpero di denaro pubblico e di una violenza tuttora endemica (29'000 omicidi solo nel 2017).
Ciudad Juarez, fino a qualche anno fa considerata la “città più pericolosa del mondo”, ancora ostaggio dei cartelli della droga
Ma i problemi del paese non sono solo interni.
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Le tensioni con il grande vicino del Nord - gli Stati Uniti - sono a livelli di guardia da quando Donald Trump e’ stato eletto, e la recente guerra commerciale scatenata dall’inquilino della Casa Bianca rischia di rallentare ulteriormente l’economia e di affossare il Trattato di libero scambio NAFTA.
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L’inviato RSI Andrea Vosti ha parlato della situazione del paese e dei problemi che lo affliggono con il giornalista Oscar Cantú, ex direttore del quotidiano
Periodico Norte.
Oscar Cantú, ex direttore del quotidiano Periodico Norte, nel suo ufficio di Ciudad Juarez con l’inviato RSI
Il giornale è stato costretto a chiudere lo scorso anno dopo che i narcos hanno ammazzato una sua reporter che investigava sulle infiltrazioni del narcotraffico nella politica locale.
Andrea Vosti