Mondo

Lungo la linea del fronte

La Svizzera solo paese che con i suoi aiuti raggiunge i due lati del fronte ucraino - Pierre Ograbek ha accompagnato un convoglio elvetico

  • 18 giugno 2018, 21:28
  • Oggi, 01:08
03:25

RG 18.30 del 20.06.2018 Il reportage dal fronte ucraino di Pierre Ograbek, con l'intervista alla guida del convoglio elvetico, delegato del CICR in pensione

RSI Info 21.06.2018, 00:45

  • rsi/Pierre Ograbek

Decine di autocarri attraversano il confine con la bandiera rossocrociata bene esposta: la Svizzera è l'unico paese al mondo che riesce a portare aiuti a entrambi i fronti nel Donbass, teatro di un conflitto un po' dimenticato, quello ucraino. Pierre Ograbek ha accompagnato un convoglio organizzato dall'Aiuto umanitario svizzero, della Divisione per lo sviluppo e la cooperazione, giunto a destinazione negli scorsi giorni.

Aiuti svizzeri al Donbass

L'operazione di consegna degli aiuti alla fine è riuscita per l'ottava volta, per un costo di 2,1 milioni di franchi. Come? Terza e ultima tappa lungo la linea del fronte, per rifornire strutture sanitarie che vi si trovano. Il convoglio per passare ha chiesto una tregua dei bombardamenti, senza però avere accesso a tutte le parti coinvolte. Alla guida della colonna umanitaria elvetica, un ex delegato del CICR in pensione che ogni tanto torna in azione.

04:59

RG 18.30 del 19.06.2018 Le spiegazioni di Pierre Ograbek su quanto visto a Lugansk e l'intervista al medico svizzero Olivier Hagon

RSI Info 20.06.2018, 01:43

  • rsi/keystone

La seconda tappa era nella regione di Lugansk, dove la tubercolosi è ormai diventata un'epidemia. Il sistema sanitario nell'autoproclamata repubblica popolare è in difficoltà. All'arrivo del convoglio, medici e infermiere si sono affrettati a scaricare le apparecchiature donate dalla Svizzera. Vietato al giornalista della RSI registrare, fotografare e porre domande alle persone incontrate. Ha intervistato, quindi, il medico svizzero Olivier Hagon, membro del convoglio: "Difficile dare un'impressione", afferma, "non ci sono cifre affidabili sulla diffusione della malattia, ma la situazione era già preoccupante prima della guerra e riteniamo che quantomeno non sia migliorata. Il sostegno specialistico fornito è già un primo passo".

03:56

RG 18.30 del 18.06.2018 Il reportage di Pierre Ograbek sul lungo viaggio per Donetsk

rsi 18.06.2018, 18:41

  • rsi/Pierre Ograbek

Nella prima tappa del viaggio, i rifornimenti per garantire l'acqua potabile agli ospedali locali avevano faticato a passare: 12 ore per i 100 chilometri da Mariupol a Donetsk, con attese infinite ai checkpoint, dove servono numerosi documenti e ogni dettaglio viene controllato.

RG/pon

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