Il referendum sul nuovo nome della Macedonia è stato bocciato. La consultazione che si è tenuta domenica, infatti, non ha raggiunto il quorum necessario del 50% più un voto. Alle 18.30, ovvero a mezzora dalla chiusura delle urne, aveva votato solo il 34% degli aventi diritto. A metà scrutinio, si sa invece che oltre il 90% dei votanti si è espresso a favore della modifica.
Il presidente della commissione elettorale, Oliver Derkoski, ha confermato in serata che la partecipazione non è stata sufficiente a validare la votazione.
Il referendum avrebbe dovuto cambiare il nome del paese ex jugoslavo in “Macedonia del nord”, in accordo con la Grecia. La comunità internazionale aveva posto il sì a tale accordo come condizione per un'accelerazione del cammino di Skopje verso l'integrazione nella NATO e nell'Unione Europea.
Si tratta di una sconfitta per il premier socialdemocratico ed europeista Zoran Zaev, che nonostante i risultati, in serata ha dichiarato di voler portare avanti l’iter in Parlamento, senza escludere eventuali elezioni anticipate.
Affluenza bassa in Macedonia
Telegiornale 30.09.2018, 22:00