Mentre appone il sigillo alla nuova versione della Costituzione francese, la prima nel mondo che d’ora in poi prevede il diritto all’aborto, il presidente Emmanuel Macron, in una cerimonia a place Vendôme, lancia la nuova battaglia: “Iscriveremo questa garanzia di libertà nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.
Un annuncio a quattro giorni dal voto a larghissima maggioranza dei due rami riuniti del Parlamento per l’introduzione del diritto nella Carta francese e nella giornata che celebra i diritti della donna, l’8 marzo. “Il sigillo della nostra Repubblica - ha affermato Macron - pone fine a una lunga battaglia per la libertà. Se la Francia è diventata l’unico Paese al mondo la cui Costituzione protegge esplicitamente questo diritto, non avremo pace fin quando questa promessa non sarà mantenuta ovunque nel mondo”, ha proclamato Macron.
Nel suo discorso, il presidente ha reso omaggio alle donne del “Manifesto delle 343”, la dichiarazione pubblicata il 5 aprile 1971 dal settimanale Le Nouvel Observateur in cui 343 donne affermavano di aver fatto ricorso ad un aborto, esponendo se stesse ad eventuali conseguenze penali, ma gridando la richiesta di questo diritto per tutte le donne. Fra loro c’erano Simone de Beauvoir e Catherine Deneuve (presente anche oggi alla cerimonia), Marguerite Duras, Jeanne Moreau e tante altre, famose e meno famose.
“Per troppi anni - ha detto Macron ricordandole - il destino delle donne è stato deciso da altri”. Quindi, ha annunciato la nuova fase di questo suo impegno dichiarato all’inizio della presidenza: “Porteremo questa battaglia sul nostro continente - ha proclamato - dove le forze reazionarie attaccano prima e sempre i diritti delle donne, per passare poi ai diritti delle minoranze, di tutti gli oppressi, a tutte le libertà”.
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata nel dicembre del 2000, è composta da 54 articoli che enunciano i diritti individuali delle persone che vivono nell’Unione. Ha lo stesso valore giuridico di un trattato e qualsiasi cittadino può appellarsi al contenuto dei suoi articoli per far valere i suoi diritti nel caso di non rispetto di uno dei principi enunciati da parte di un testo europeo. Ma, ha ha avvertito Macron, la Francia non si fermerà qui: “Al di là dell’Europa - ha rincarato - noi ci batteremo affinché questo diritto diventi universale ed effettivo”.
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