A tre giorni dal risultato delle elezioni legislative, Emmanuel Macron si è espresso. In una “lettera ai Francesi”, pubblicata mercoledì sulla stampa regionale, il presidente ha detto che “deciderà sulla nomina del primo ministro” una volta che le forze politiche avranno “costruito” dei “compromessi”, il che significa concedere loro “un po’ di tempo”. Nello scritto Macron chiede di avviare un dialogo in vista di una maggioranza solida e necessariamente pluralista. Il voto di domenica ha visto imporsi, senza ottenere però una maggioranza, i partiti di sinistra riuniti nel Nuovo Fronte popolare, che ha ottenuto 178 seggi su 577.
“Fino ad allora, l’attuale governo continuerà a esercitare le sue responsabilità e sarà quindi responsabile degli affari correnti, come vuole la tradizione repubblicana”, ha spiegato il presidente della Repubblica, puntualizzando anche che “nessuno si è imposto” nelle elezioni legislative anticipate. Lo scorso lunedì, il primo ministro Gabriel Attal si era recato all’Eliseo per rassegnare le dimissioni che però sono state, “per il momento”, respinte.
Dure reazioni dei due estremi
Durissime le prime repliche delle due estreme - La France Insoumise (LFI) e il Rassemblement National (RN) - alla “Lettera ai francesi” pubblicata mercoledì pomeriggio da Emmanuel Macron.
Per il leader de LFI, Jean-Luc Mélenchon, “il presidente rifiuta di riconoscere il risultato che ha posto il Nuovo Fronte Popolare in testa ai voti e ai seggi nell’Assemblée Nationale”.
La leader del RN Marine Le Pen ha denunciato il “circo indegno” del presidente: “Se ho capito bene, nella sua lettera, Emmanuel Macron propone di bloccare LFI che ha contribuito a eleggere tre giorni fa e grazie alla quale sono stati eletti anche tre giorni fa i deputati di Renaissance”.
Francia alla ricerca di un terreno d'intesa
Telegiornale 08.07.2024, 20:00