"Il Governo ha dovuto applicare l'articolo 155 della Costituzione, anche se non era nostro desiderio farlo”. Lo ha affermato il premier spagnolo Mariano Rajoy al termine del Consiglio dei ministri straordinario, svoltosi nella mattinata di sabato, sulla Catalogna. Nel quadro dell'articolo 155 il Governo spagnolo ha quindi deciso di proporre al Senato la destituzione del presidente catalano Carles Puigdemont, del vicepresidente Oriol Junqueras e di tutti i membri del Governo regionale.
Con queste iniziative "non si sospende l'autonomia né l'autogoverno della Catalogna ma si sospendono le persone che hanno messo la Regione fuori dalla legge", ha affermato il premier, auspicando comunque che i catalani possano esprimersi con un nuovo voto legislativo. La parola fine ai contrasti tra Barcellona e Madrid non sembra però ancora scritta visto che l’ultima parola sull’applicazione dell’articolo costituzionale spetta al Senato. Una sua decisione è attesa comunque già la settimana prossima.
Frattanto la Procura generale dello Stato spagnolo ha pronto il testo della denuncia per "ribellione" che presenterà contro Puigdemont se nei prossimi giorni sarà dichiarata l'indipendenza della Catalogna. Lo riferisce la stampa di Barcellona. Secondo La Vanguardia la denuncia potrebbe essere accompagnata da una richiesta di arresto per il presidente regionale. Il codice penale prevede pene fino a 30 anni per questo reato, di cui potrebbero essere accusati anche i ministri catalani.
La reazione di Barcellona non si è certo fatta attendere. Pochi minuti dopo l'annuncio fatto a Madrid dal premier Rajoy, il deputato del Pdecat, il partito del presidente Carles Puigdemont, Josep Lluis Cleries ha affermato senza mezzi termini che le misure annunciate dal Governo di Madrid sono "un colpo di stato contro il popolo della Catalogna". Le azioni decise dal governo spagnolo prevedono anche il divieto per il Parlament catalano di eleggere un sostituto del presidente Carles Puigdemont. L'assemblea catalana eserciterà solo una "funzione rappresentativa", non potrà adottare "iniziative contrarie alla costituzione" e Madrid avrà un potere di veto entro 30 giorni sulle sue decisioni.
ATS/AFP/ANSA/Swing