La giornata di festa nazionale in Spagna è stata avviata giovedì, forzatamente all'ombra della minaccia incombente della secessione catalana (la crisi istituzionale più grave vissuta dal paese dalla fine della dittatura fascista di Franco), nel pieno del "conflitto" fra Madrid e Barcellona.
L'arrivo di re Felipe VI, accompagnato dalla regina Letizia e dal premier Mariano Rajoy, ha dato il via, a Madrid, alla tradizionale sfilata militare nel giorno della festa della Hispanidad, l'orgoglio spagnolo, in conncomitanza con l'anniversario della scoperta dell'America, alla presenza dei presidenti di tutte le Comunità autonome (regioni), tranne il catalano Carles Puigdmeont e il basco Inigo Urkullu.
Sopra le teste di 3'800 soldati e agenti hanno volato 78 aerei militari. Uno di questi, un caccia, si è schiantato poi in una base vicino ad Albacete.Il pilota ha perso la vita.
Intanto a Barcellona migliaia di persone partecipano a una manifestazione convocata da movimenti unionisti contrari alla secessione. I manifestanti, con bandiere spagnole, gridano "Puigdemon in prigione".
ATS/M. Ang.