Il presidente del Mali, Ibrahim Boubacar Keita, si è dimesso nella notte di martedì e ha annunciato lo scioglimento del Parlamento, dopo essere stato arrestato dai militari assieme al primo ministro Boubou Cissé. Qualche ora dopo, gli organizzatori del colpo di Stato hanno preso la parola in televisione annunciando di voler creare un Governo civile di transizione incaricato di portare il paese a nuove elezioni.
Mali, destituito il presidente
Telegiornale 19.08.2020, 14:30
Al momento non è chiaro chi sia dietro la rivolta, né chi prenderà il potere. Ma da giugno decine di migliaia di persone hanno manifestato nelle strade di Bamako, la capitale, per chiedere le dimissioni di Boubacar Keita, accusandolo di corruzione e di non riuscire a risolvere i problemi di sicurezza crescenti. Martedì sera, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza per salutare la destituzione del presidente.
RG 12.30 del 19.08.20: l'analisi della situazione con Matteo Fraschini Koffi
RSI Info 19.08.2020, 17:23
Il colpo di Stato - il quarto nella storia del Mali - è stato condannato dalla comunità internazionale. Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha chiesto il rilascio immediato di Boubacar Keita. Mercoledì pomeriggio si terrà una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza, chiesta dalla Francia e dal Niger.
Le Nazioni Unite sono presenti nel paese con la missione multidimensionale integrata MINUSMA sostenuta anche dalla Svizzera. Vi prendono parte circa 15'000 soldati, poliziotti e civili. La Francia, da parte sua, in Mali è presente con oltre 5'000 soldati che partecipano alla operazione denominata Barkhane nella zona di confine con Burkina Faso e Niger per contrastare i gruppi jihadisti.
RG 08.00 del 29.08.20 - Il servizio di Andrea Ostinelli
RSI Info 19.08.2020, 13:01