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Mali, la Francia rafforza la sicurezza

Lo ha annunciato il ministro Laurent Fabius dopo l'uccisione dei due giornalisti di RFI. Finora senza esito le ricerche degli assassini

  • 3 novembre 2013, 23:18
  • 5 giugno 2023, 17:48
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Ghislaine Dupont e Claude Verlon, la giornalista e il cameraman uccisi in Mali

  • KEYSTONE

La Francia intende rafforzare le misure di sicurezza nella regione di Kidal, nel nord del Mali, dove sabato sono stati uccisi due giornalisti di Radio France Internationale.

Lo ha annunciato il responsabile della diplomazia Laurent Fabius al termine di una riunione all’Eliseo. Secondo il ministro, i reporter sono stati freddati a colpi d’arma da fuoco dopo essere stati prelevati da un commando davanti all’abitazione di un leader tuareg. Resta il mistero su identità e motivazioni degli assassini. Gli elicotteri francesi hanno battuto invano l'area nella speranza di trovare delle tracce.

Le reazioni

François Hollande esprime la sua indignazione per quanto accaduto. La redazione in cui lavoravano i due reporter è sotto shock, e tutti i collaboratori si dicono indignati e arrabbiati. Molto dura è anche la reazione di “Reporters sans Frontieres”, il cui presidente afferma che “è già grave rapire giornalisti che non sono parte in causa di un conflitto, ma ancora più agghiacciante è la loro esecuzione”.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite condanna dal canto suo questo dramma e chiede al Mali di indagare rapidamente sull’accaduto e di “condurre i responsabili davanti alla giustizia”.

ATS/WEB/GTa-cos

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