La Francia intende rafforzare le misure di sicurezza nella regione di Kidal, nel nord del Mali, dove sabato sono stati uccisi due giornalisti di Radio France Internationale.
Lo ha annunciato il responsabile della diplomazia Laurent Fabius al termine di una riunione all’Eliseo. Secondo il ministro, i reporter sono stati freddati a colpi d’arma da fuoco dopo essere stati prelevati da un commando davanti all’abitazione di un leader tuareg. Resta il mistero su identità e motivazioni degli assassini. Gli elicotteri francesi hanno battuto invano l'area nella speranza di trovare delle tracce.
Le reazioni
François Hollande esprime la sua indignazione per quanto accaduto. La redazione in cui lavoravano i due reporter è sotto shock, e tutti i collaboratori si dicono indignati e arrabbiati. Molto dura è anche la reazione di “Reporters sans Frontieres”, il cui presidente afferma che “è già grave rapire giornalisti che non sono parte in causa di un conflitto, ma ancora più agghiacciante è la loro esecuzione”.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite condanna dal canto suo questo dramma e chiede al Mali di indagare rapidamente sull’accaduto e di “condurre i responsabili davanti alla giustizia”.
ATS/WEB/GTa-cos