Le autorità russe hanno annunciato venerdì di aver rilevato una nuova perdita di gasolio dalla poppa di una delle due petroliere affondate il 15 dicembre in seguito a una tempesta nello stretto di Kerch, tra la Russia e la Crimea. L’incidente causò una fuoriuscita di petrolio con gravi conseguenze ambientali nel Mar Nero.
Secondo il Ministero dei Trasporti russo, la nuova chiazza copre una superficie di circa 2’800 metri quadri e sono state inviate cinque navi per rimuoverla.
Le autorità russe e i volontari stanno conducendo una vasta operazione di pulizia da metà dicembre – finora sono state rimosse più di 147’000 tonnellate di sabbia e terra contaminate - ma la situazione continua a destare preoccupazione.
Nelle ultime settimane sono stati trovati morti diversi cetacei, tra cui focene. Sono stati avvistati anche numerosi uccelli ricoperti di olio combustibile.
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Notiziario 15.12.2024, 17:00
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