L’Ungheria, tra i principali beneficiari netti di fondi europei, non può vantare una crescita in linea con quella di altri Stati membri dell’UE limitrofi. A zavorrarne lo sviluppo, vi è un sistema affaristico poco trasparente, che ha favorito l'accaparramento di grandi ricchezze da parte di un ristretto numero di oligarchi. Ma come si è sviluppato il paese in 12 anni consecutivi di Governo Orban? Lo abbiamo chiesto a Zoltán Pogátsa, docente di economia dell'integrazione europea all'Università dell'Ungheria.
"Ci sono due maniere di valutare l'andamento. Uno è rispetto al Governo precedente, perché nel 2008-2009 l'Ungheria ha vissuto un collasso economico, da cui è stata salvata da un enorme prestito del Fondo monetario internazionale. L'occupazione calava, i salari pure... Rispetto a quel periodo, Orbán ha invertito le tendenze: occupazione e salari sono aumentati, la sua è una storia di successo. Dato che il primo ministro d'allora, Ferenc Gyurcsány, è una delle figure di punta dall'opposizione, questo paragone viene fatto spesso dagli elettori."
E l'altro modo di guardare all'economia ungherese qual è?
"Comparare l'evoluzione economica dell'Ungheria con il suo potenziale, con gli altri Stati della regione. Abbiamo ricevuto fondi europei non rimborsabili per quasi il 4% del Prodotto interno lordo ogni anno, e la nostra crescita economica annuale è stata in media del 3%. Non è un buon risultato, nemmeno rispetto a Romania, Polonia e Stati baltici."
Una pioggia di soldi arrivati in Ungheria da Bruxelles ma con risultati deludenti. Professor Pogátsa, come spiegare questa contraddizione?
“Se guardiamo all'arricchimento di alcuni oligarchi in Ungheria, negli ultimi anni, gran parte del loro arricchimento è dovuto a fondi pubblici. Se guardiamo come sono stati impiegati i fondi europei, notiamo che non c'è alcuna trasparenza. Un giornalista investigativo ha però scoperto come vi siano imprese beneficiarie di questi fondi che non hanno giro d'affari, o dipendenti. L'uso dei fondi europei è incredibilmente concentrato e inefficiente. C'è un numero relativamente piccolo di imprese, in mano ai così detti oligarchi, che ottiene ampie fette di questi fondi, e spesso queste imprese sono meno efficienti delle altre.”
Nei sondaggi Orban è ancora favorito. Gli elettori, dunque, avallano questo stato di cose?
“Gli elettori fanno spesso il confronto con il passato: dopo il 1989 gran parte delle imprese ungheresi è finita in mani tedesche e austriache. Alla questione economica se ne è così sovrapposta una etnica. E oggi molti ungheresi pensano che sia comunque meglio che ad arricchirsi sia un ungherese.”
L'Ungheria alla vigilia del voto
SEIDISERA 28.03.2022, 21:26