"L’Unione Europea continui a sostenere la Turchia sui migranti". Lo ha ripetuto più volte la cancelliera tedesca Angela Merkela margine dell’incontro di sabato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Istanbul, auspicando che l’accordo che Unione Europea e Turchia hanno trovato nel 2016 per affrontare la questione dei profughi possa proseguire.
L'intesa prevede che Ankara mantenga chiuse le frontiere ai migranti che tentano di entrare illegalmente in Europa e in cambio Bruxelles stanzi fondi per la gestione dei rifugiati. Con quasi 4 milioni di siriani e oltre 300'000 afgani, la Turchia è il Paese che ospita più migranti al mondo. “Continueremo ad accoglierli - ha detto il presidente turco - non faremo come la Grecia che li respinge”. Durante la conferenza, Erdogan ha dichiarato anche che c'è la volontà di rafforzare le relazioni bilaterali portando a 50 miliardi di dollari l’interscambio economico tra Germania e Turchia.
Quello di sabato è stato un incontro all'insegna della cordialità tra i due leader: la cancelliera uscente si è dimostrata in questi 16 anni l’unica politica europea ad aver mantenuto un solido rapporto con il presidente turco, nonostante i tanti punti critici della Turchia di Erdogan. In passato Merkel aveva criticato Ankara per le violazioni dei diritti umani e per i prigionieri politici. Oggi si è limitata a dire che con il dialogo anche questi problemi si possono risolvere, mentre Erdogan ha glissato dicendo che nella sua posizione non può esprimersi: "Da noi la magistratura è indipendente", ha detto il presidente turco.