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Messico, un metodo per far piovere

Si tratta di una stimolazione artificiale grazie all'uso dello ioduro di argento; non tutto il mondo scientifico ne approva l'efficacia - Il reportage

  • 09.08.2023, 05:57
  • 11.09.2023, 14:26
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Far piovere in Messico

RSI Info 09.08.2023, 05:58

  • RSI/Samuel Bregolin
Di: Samuel Bregolin 

Il deserto del Messico è una delle zone più emblematiche al mondo: la vicina frontiera con gli Stati Uniti, i flussi migratori, la delinquenza dei cartelli e recentemente anche il cambiamento climatico che sta contribuendo a desertificare delle regioni già estremamente aride e secche. Dal 2020 il CONAZA (Comisión Nacional de Zonas Áridas), la commissione nazionale per le zone aride del Ministero dell’agricoltura, in collaborazione con l’esercito messicano, per far fronte alla sempre più urgente crisi climatica ha avviato un nuovo programma di stimolazione artificiale della pioggia.

Il metodo, che utilizza la diffusione di ioduro di argento nelle nuvole per stimularne la pioggia non è nuovo, risale agli anni ’40 del secolo scorso quando il metereologo statunitense Bernard Vonnegut scoprì che l’umidità presente nelle nuvole può essere condensata fino a creare delle gocce d’acqua, che precipitando si trasformano in pioggia. La stimulazione di pioggia grazie all’uso di ioduro di argento ha aperto nel corso dei decenni vari dibattiti tra scientifici per appurarne la reale efficacia.

Scetticisimo

Nella comunità scientifica non mancano gli scettici, ma secondo la prestigiosa rivista statunitense Nature: il metodo funziona, ma vanno considerati anche altri fattori come le politiche climatiche dei governi e la pianificazione delle operazioni. In particolare, tutti gli studi esistenti si basano su esperimenti isolati e simulazioni al computer, mancano sufficienti dati empirici per capire se l’aumento delle precipitazioni possa essere duraturo nel lungo termine.

Renaissence è la startup che, sotto la tutela dell’esercito messicano, dal 2020 ha fatto piovere sugli Stati di Baja California, Sonora, Sinaloa, Chihuahua, Durango e Coahuila. Con un totale di 104 voli effettuati fino ad oggi su zone agricole e di allevamento animale, bacini idroelettrici e aree desertiche. I dati messi a disposizione dal servizio metereologico del SEDENA ed elaborati dalla UNAM, confermamo l’aumento medio del 45,1% delle precipitazioni nelle aree dei poligoni selezionati.

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Notiziario

Notiziario 07.08.2023, 15:10

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