Svizzera

La Chaux-de-Fonds, "potremmo aver battuto un record"

Registrate raffiche da 217 Km/h, oltre il limite dei sensori - Marco Gaia di MeteoSvizzera vuole controllare prima di confermare

  • 24 luglio 2023, 23:02
  • 15 settembre 2023, 08:51
02:25

RG 07.00 del 25.07.2023 - L'intervista di Alan Crameri a Marco Gaia di MeteoSvizzera

RSI Info 25.07.2023, 07:01

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Di: Alan Crameri 

La cellula temporalesca che lunedì ha colpito La Chaux-de-Fonds, causando un morto e una quarantina di feriti, è stata straordinaria anche per il servizio di meteorologia della Confederazione. Prevedere i venti, resta difficile. RSI ha interpellato Marco Gaia, responsabile dei servizi di previsione di MeteoSvizzera.

Marco Gaia

Marco Gaia, responsabile nazionale dei servizi di previsione di MeteoSvizzera

  • RSI

Cosa è successo esattamente ieri a La Chaux-de-Fonds?

"Stiamo cercando di capirlo. Sicuramente non è un uragano, potrebbe essere un 'downburst', ma potrebbe essere stato anche un tornado. Entrambi questi fenomeni, che meteorologicamente hanno delle caratteristiche molto precise, sono collegati a delle nuvole temporalesche estremamente potenti. Purtroppo, la città di La Chaux-de-Fonds è stata attraversata in pieno da una super-cella temporalesca, che può raggiungere le intensità massime per le nostre latitudini".

Se ho letto bene si sono registrate raffiche di 217 km/h... in città. Sarebbe un record?

"Anche questo è un valore che stiamo cercando di analizzare più in dettaglio. Effettivamente il valore registrato dal sensore è questo, però lo stiamo verificando in quanto è una misura che va al di là dell'intervallo per cui il sensore è stato tarato; quindi dobbiamo ancora capire se la misura effettivamente è reale e corretta. Se lo fosse, sicuramente è un record per le zone di pianura della Svizzera".

Una delle case scoperchiate dal maltempo a La Chaux-de-Fonds

Una delle case scoperchiate dal maltempo a La Chaux-de-Fonds

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Ma ci si può, ci si deve preparare a raffiche del genere? Penso alle autorità comunali...

"Raffiche di questa violenza e intensità e velocità sono estremamente rare. Per fortuna non abbiamo dei segnali che sono in aumento. Quindi al momento, pensando anche ai cambiamenti climatici, dobbiamo preoccuparci di tanti altri aspetti, rendere prioritaria la preoccupazione per questo tipo di raffiche al momento non sarebbe corretto".

La Chaux-de-Fonds quindi ha avuto “solo” sfortuna?

"La fortuna e la sfortuna in questo caso hanno giocato sicuramente un ruolo importante. Fosse passata anche solo alcune centinaia di metri o uno due chilometri più a est o più a ovest, i danni sarebbero stati completamente diversi. Perché l'impatto che un fenomeno temporalesco ha sul territorio non dipende solo dalla violenza meteorologica, quindi in questo caso dalla velocità dei venti, ma dipende anche dove questi eventi vanno a impattare sul territorio. Si parla di esposizione e di vulnerabilità del territorio, e questo fa la grossa differenza a volte, perché ci sono delle celle temporalesche che passano e non lasciano praticamente il segno, altre invece passano poco più in là e fanno una grande distruzione".

Ma quanto riuscite a prevedere eventi del genere?

"Lo stato delle metodologie scientifiche della meteorologia permette al giorno d'oggi di riconoscere con circa 24 ore di anticipo, se una giornata potenzialmente può dar vita a dei temporali intensi e violenti. Infatti MeteoSvizzera ha emesso con il giorno prima dei preavvisi di temporali violenti per la regione. Sappiamo invece con un anticipo di un quarto d’ora, o un’ora se proprio va bene, dove e a che ora esattamente passa la cellula. Lo si riesce a fare abbastanza bene con la pioggia e la grandine; col vento purtroppo a volte siamo presi anche noi meteorologi un po’ alla sprovvista, lo veniamo a sapere solo all'ultimissimo momento".

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Maltempo a La Chaux-de-Fonds

RSI Info 24.07.2023, 17:59

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