Israele ha annullato l'espulsione verso il Ruanda di migliaia di migranti eritrei e sudanesi, che doveva iniziare nei prossimi giorni ma che era stata temporaneamente bloccata dalla Corte suprema.
Il Governo ha reso noto che, nel frattempo, è stata raggiunta con l'Alto commissariato per i rifugiati dell'ONU "un'intesa senza precedenti" in base alla quale 16'250 persone saranno invece estradate gradualmente verso paesi occidentali, in particolare Canada, Germania e Italia.
Secondo un comunicato ufficiale, l'espulsione dei migranti avverrà in tre fasi nell'arco di cinque anni. Israele da parte sua accetta di regolarizzare lo status dei rimanenti che saranno dispersi nel suo intero territorio in modo di alleviare le condizioni dei quartieri poveri di Tel Aviv dove finora erano concentrati.
ATS/Nad