Benyamin Netanyahu si è difeso mercoledì, dopo le accuse di corruzione, mossegli dalla polizia israeliana. Il primo ministro ha confermato che non intende rinunciare alla sua carica e che non ci saranno conseguenze sul Governo. “Queste accuse non hanno nessun valore in un paese democratico", ha dichiarato. "Vi assicuro che il nostro governo terminerà il suo mandato e continuerò a guidare Israele in modo responsabile e leale".
Martedì sera gli inquirenti hanno detto di avere prove sufficienti per raccomandare l'incriminazione del premier per corruzione, frode e violazione della fiducia in due casi distinti: il primo riguarda accuse di collusione con l'editore di un quotidiano; nel secondo, il primo ministro avrebbe ricevuto doni da vari sostenitori per far passare una legge che assicura un’esenzione nel pagamento delle tasse per 10 anni ai cittadini che tornano a vivere in Israele.
La decisione finale sulla sua incriminazione verrà presa nei prossimi giorni dall’ufficio del procuratore generale.
Reuters/BRav