La Corea del Nord porta avanti il suo programma balistico e nucleare perché aspira a stabilire un equilibrio militare con gli Stati Uniti. È quanto dichiarato dal leader Kim Jong-un e riportato dall'agenzia di comunicazione ufficiale. Lo stesso capo di Stato ha anche precisato di essere molto vicino, malgrado le sanzioni internazionali, all'ottenimento dell'arma nucleare, definita uno strumento di dissuasione di fronte alla minaccia militare americana.
Kim si è espresso a poche ore dalla ferma condanna da parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU per l'ultimo test balistico di venerdì, quando un missile ha sorvolato l'isola giapponese di Hokkaido ed è andato a inabissarsi nell'Oceano Pacifico. Un'operazione diretta e condotta dallo stesso leader nordcoreano.
Il comunicato col tono della sfida ha provocato l'immediata replica di Washington. Il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Herbert Mc Master ha ribadito che per gli Stati Uniti l'opzione militare è sempre sul tavolo e che la pazienza del Governo americano è al limite. Gli ha fatto eco il presidente Donald Trump che, in un discorso alla base dell'aeronautica Andrews, davanti a un bombardiere di ultima generazione, ha parlato di potenti e efficaci opzioni militari a disposizione.
Anche la Cina ha detto la sua con un intervento dell'ambasciatore a Washington. Pechino non intende accettare che Pyongyang si doti dell'arma nucleare, afferma la nota diplomatica. Il governo statunitense è però invitato ad astenersi dal proferire minacce e impegnarsi maggiormente nel dialogo e nel negoziato.
ATS/Notiziario 5:00/ff