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Mosca e Londra ai ferri corti

Ex spia russa avvelenata. Il Cremlino: "In arrivo misure di ritorsione contro la Gran Bretagna"

  • 16 marzo 2018, 12:50
  • 23 novembre, 02:11
Skripal e sua figlia sono stati avvelenati a Salisbury

Skripal e sua figlia sono stati avvelenati a Salisbury

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I toni diventano sempre sempre più accesi nel confronto tra Londra e Mosca dopo che ieri (giovedì) il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha confermato l'espulsione di diplomatici britannici in risposta all'analoga misura presa nei giorni scorsi dalla premier britannica Theresa May. Il Cremlino minaccia ritorsioni anche nei confronti di Washington per le nuove sanzioni antirusse decise ieri sul caso Skripal, l'ex spia russa avvelenata, insieme alla figlia, a Salisbury.

Il Cremlino ha assicurato che le misure di ritorsione di Mosca in risposta alle azioni di Londra sul caso Skripal possono arrivare "in qualsiasi momento", ha assicurato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov.

Nel frattempo la Svizzera ha condannato con fermezza l'attacco con gas neurotossico in Gran Bretagna, contro l'ex spia russa Serghei Skripal e sua figlia Yulia. Berna rammenta che per la pace e la stabilità è indispensabile "rispettare le norme e le regole internazionali".

Intanto si apprende che il gas nervino che ha ridotto in fin di vita Skripal e sua figlia sarebbe stato messo nella valigia della ragazza, prima che partisse da Mosca. E' la conclusione alla quale sono giunti gli investigatori, secondo il Telegraph. Si indaga ora sulla possibilità che sia stato impregnato con la sostanza un abito nella valigia o un regalo, il che indica che la donna era stata presa di mira per arrivare al padre.

Ats/Ansa/M. Ang.

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