Ieri (giovedì) Elon Musk ha intervistato in diretta su X la leader dell’Alternative für Deutschland (AfD) Alice Weidel. È l’ennesima occasione in cui il multimiliardario imprenditore e consigliere speciale del futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump è intervenuto nel dibattito politico di un Paese europeo. Lo ha fatto in vista delle elezioni tedesche, sostenendo l’AfD, ma lo ha fatto anche criticando il premier laburista britannico Starmer o prendendo posizione sul processo Salvini.
Ma perché lo fa? Cosa spera di guadagnare dal suo appoggio ai partiti delle destre populiste? E soprattutto, Musk porta avanti i propri interessi di imprenditore oppure fa il gioco di Donald Trump? Il corrispondente RSI negli Stati Uniti Andrea Vosti lo ha chiesto a Lindsay Gorman, esperta di relazioni transatlantiche presso il German Marshall Fund di Washington.
“Penso che questa sia la domanda che tutti devono porsi, tanto i leader europei che i futuri membri dell’amministrazione USA. Musk sta portando avanti l’agenda America First, come una specie di ambasciatore personale di Donald Trump, oppure sta inseguendo opportunità per fare affari? Ebbene, credo che la risposta si trovi a metà strada. Non possiamo escludere che in futuro la visione politica di Musk possa influenzare le scelte di politica estera di Donald Trump, ma allo stesso tempo bisogna riconoscere che Elon Musk ha già tratto un enorme beneficio economico dalla sua alleanza con Trump e con il movimento MAGA. La sua ricchezza è quasi raddoppiata. Ecco, penso che Musk stia cercando di ripetere questo successo sostenendo le destre populiste in Europa e nel resto del mondo”.
Lindsay Gorman, ma cosa ci guadagna Elon Musk ad appoggiare movimenti ultranazionalisti o partiti di destra che in Europa – fatta eccezione per l’Italia - non sono al potere. È davvero una questione di affinità ideologica?
“Ritengo che per Musk ci sia una sincera adesione ideologica che va al di là dei suoi interessi strettamente imprenditoriali. Ma senza dubbio ci sono delle convergenze: Musk sa che questi partiti di destra sono più propensi a portare avanti una deregolamentazione in ambito tecnologico o di norme ambientali. Qui negli Stati Uniti, per esempio, Musk si batte per cancellare le normative di tutela della flora e della fauna che ritiene siano d’intralcio ai suoi lanci spaziali. Ecco, credo pertanto che l’attrazione di Musk verso i movimenti di destra sia una combinazione di ideologia e di interessi economici”.
L’agenda politica di Donald Trump e gli obiettivi imprenditoriali di Musk sono davvero compatibili oppure è inevitabile che ci saranno delle frizioni?
“Penso che ci siano delle aree di potenziale conflitto tra le due visioni, tra Elon Musk e il movimento MAGA, e posso fare due esempi concreti. Il primo riguarda l’immigrazione: Elon Musk ha una visione influenzata dalla mentalità della Silicon Valley, che ha bisogno di attrarre cervelli e manodopera altamente qualificata, mentre le destre populiste qui negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Germania sono risolutamente anti-immigrati. Un altro punto di scontro potrebbe essere sulla Cina. Il segretario di Stato designato da Trump, Marco Rubio, è un convinto falco anticinese. Al contrario, Musk ha un sacco di interessi imprenditoriali in Cina. Quindi, questo potrebbe diventare un terreno di scontro. La vera domanda è: Trump ascolterà il suo segretario di Stato, oppure lascerà che sia Elon Musk a influenzare le sue decisioni?”
Musk fa campagna per l'AfD
Telegiornale 29.12.2024, 20:00
Elon Musk e l'AfD
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