Numerose persone sono nuovamente scese in strada giovedì in Myanmar per protestare contro la giunta militare, al potere dopo il colpo di Stato del 1° febbraio.
Almeno 38 persone sono state uccise mercoledì in diverse città del paese dopo che la polizia ha sparato con munizioni vere contro le migliaia di manifestanti disarmati. Si tratta del bilancio più pesante dall'inizio delle proteste che potrebbe continuare ad aumentare perché molte persone sono rimaste ferite, alcune gravemente.
Restano quindi inascoltati gli appelli della comunità internazionale per mettere fine all'uso della forza contro la folla pacifica. Neanche la minaccia di sanzioni da parte di diversi Paesi ha fermato la brutale repressione dei militari birmani.
Myanmar, almeno 38 morti
Telegiornale 04.03.2021, 13:30