Otto dispersi, fra cui due bambini, una piccina di 2 anni morta mentre la motovedetta della Capitaneria la stava portando, assieme agli altri 42 superstiti, verso il porto e due giovanissimi salvati praticamente in extremis da padre e figlio, entrambi pescatori. È il bilancio dell’ennesima tragedia dell’immigrazione avvenuta a poche centinaia di metri dalla costa di Lampedusa, davanti Capo Ponente.
Erano in 53, partiti da Sfax in Tunisia, i migranti che viaggiavano su un barchino di ferro. Quando erano ormai a poca distanza dalla costa, intorno alle 14, la carretta è colata a picco. Alcuni naufraghi, tra i quali uomini, donne e bambini, hanno raggiunto gli scogli, mettendosi in salvo. Tutti si sono aggrappati alle rocce di Capo Ponente, due invece hanno nuotato fino a Muro Vecchio.
Ad accorgersi dei migranti sono stati tre funzionari e un ispettore della polizia. È stato lanciato l’allarme e lo stesso hanno fatto, poco dopo, Salvatore e Giuseppe Del Volgo, i due pescatori di Lampedusa, che dagli scogli di Muro Vecchio hanno recuperato e portato in salvo due ventenni ivoriani.
Lampedusa ricorda i morti in mare
Telegiornale 03.10.2023, 20:32