Contestare l'esistenza dell'Olocausto è "profondamente offensivo" ma questo tipo di contenuti non va vietato da Facebook. Lo ha affermato in un’intervista giovedì l'amministratore delegato del social network, Mark Zuckerberg, spiegando che Facebook rimuove dei contenuti se si traducono in danni reali, fisici, o in attacchi a individui.
La polemica è immediatamente esplosa, con l'Anti-Defamation League che ritiene che Facebook abbia "l'obbligo morale ed etico" di non consentire alla gente di diffondere idee negazioniste sulla piattaforma.
Di fronte all'ondata di critiche per l'intervista, Zuckerberg, che è di religione ebraica, è stato costretto a chiarire che "c'è una cosa su cui voglio esser chiaro: non volevo assolutamente difendere le persone che negano l'Olocausto".
ATS/Reuters/AP/EnCa
RG 12.30 del 19.07.18 - Il servizio di Thomas Paggini
RSI Info 19.07.2018, 14:35
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