Le elezioni presidenziali in Algeria, in programma a metà aprile, vedono in corsa anche Rachid Nekkaz, conosciuto in Svizzera per la sua promessa di pagare le multe inflitte alle donne che indossano il niqab, il velo integrale.
Nel suo paese si presenta come un candidato antisistema e dallo scorso venerdì e agli arresti domiciliari senza che gli sia stata notificata un'accusa. Una situazione che Nekkaz attribuisce al sostegno popolare di cui gode (ascolta l'intervista in cima all'articolo).
L'uomo d'affari si presenta come un candidato di rottura rispetto all'attuale Governo, che punta sulla gioventù e in particolare sulla necessità di creare un mercato del lavoro stabile, che proponga un futuro nel paese alle nuove generazioni.