Tre giorni di cammino e si arriva a Kyangjin Gompa, villaggio a 3’850 metri. Qui c’è ancora il primo caseificio costruito dagli svizzeri nel 1952. Werner Schulthess fu inviato dalla FAO per cercare una soluzione al surplus di latte di yak. Lo svizzero acquistò i primi strumenti e insegnò alla gente a produrre un formaggio semi duro, saporito, molto diverso dal formaggio di yak dei tibetani, durissimo. Per decenni il caseificio ha continuato a produrre formaggio profumatissimo grazie alle erbe dei pascoli sopra i 5’000 metri. Ma nel terremoto del 2015 una frana seppellì l’intero villaggio di Langtang.
Anche il caseificio crollò. Grazie all’aiuto del Governo svizzero, nel 2018 ha riaperto. Ma il colpo di grazia lo ha dato il turismo, più redditizio del formaggio. La prossima stagione sarà il banco di prova della sopravvivenza dell’arte casearia, che si adatta perfettamente all’ecosistema himalayano.